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1) Dizion. 5° Ed. .
INFERNO.
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INFERNO.
Definiz: Sost. masc. Il luogo, dove le anime dei dannati soffrono le pene eterne.
Dal basso lat. infernus. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Questi la caccerà per ogni villa, Fin che l'avrà rimessa nello inferno, Là onde invidia prima dipartilla.
Esempio: E Dant. Inf. 5: E quel conoscitor delle peccata Vede qual loco d'inferno è da essa.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Luogo è in inferno, detto Malebolge, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Bruto con Cassio nello inferno latra.
Esempio: Vill. G. 47: Gittava l'anima del detto Teodorico in inferno.
Esempio: S. Gir. Grad. 15: Colui temete, ch'ha podestà di mettere l'anima e 'l corpo al fuoco dello inferno.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 57: Credi tu che costui sia in paradiso? Non credo. Credi tu che sia in purgatorio? Dio il volesse! Credi tu che sia in inferno? Dio nel guardi!
Esempio: Dat. L. Sfer. 2, 7: Niun'altra cosa l'è dentro o di sotto, Se non l'Inferno, luogo di dannati, Dove ec.
Esempio: Giannott. Op. 1, 228: Con romori, leggerezze ed insolenze facevano sì, che quel luogo era più simigliante all'inferno de' dannati, ch'a luogo dove si avesse a fare festa.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 7: Quando dall'alto soglio il Padre Eterno, Ch'è nella parte più del ciel sincera, E quanto è dalle stelle al basso inferno, Tanto ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 246: Nell'istoria dell'Epulone, condannato all'inferno per la sua crudezza di cuore, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 271: Mi parve, della febbre nell'accesso, D'esser già già disteso in sepoltura, E di passar da un buco dello sterro Dritto all'inferno per la via di ferro.... Forse qualcun dirà: Guarda che idea! I battelli a vapor giù nell'inferno! I battelli a vapore, signor sì, Dove sarà il vapor se non è lì?
Definiz: § I. E per Pittura rappresentante l'inferno. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 34: Nella chiesa de' monaci degli Angeli [fece] un paradiso ed un inferno di figure piccole.
Definiz: § II. Inferno, secondo le idee pagane, dicevasi Il luogo sotterraneo, dove stavano le ombre dei morti, e comprendeva così il Tartaro come l'Eliso. –
Esempio: Cic. Tusc. 13 t.: Conciò sia cosa che eglino sapessino che i corpi erano abbruciati, niente dimeno fignevano che quelle cose nello inferno si facessino, le quali non potrebbono essere fatte nè intese senza corpi.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 100: Bene e ornatamente G. Cesare in suo dire parlò della vita e della morte, secondo ch'io credo, reputando egli non fosse vero quello che dello inferno si dice: che ad altra via dopo la morte vadano gli rei che gli buoni.
Definiz: § III. E secondo il linguaggio biblico, Inferno è detto il Limbo. –
Esempio: Dant. Parad. 32: Del gran Giovanni, Che sempre santo il diserto e il martiro Sofferse, e poi l'inferno da due anni.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 837: E l'inferno sofferse da du' anni; cioè stette nel limbo ad aspettare la venuta di Cristo a limbo colli altri santi padri da due anni: imperò che due anni innanzi a Cristo fu morto.
Esempio: Martin. T. V. 10, 66: Perocchè tu non abbandonerai l'anima mia nell'inferno, nè permetterai che il tuo santo vegga la corruzione.
Esempio: E Martin. T. V. Not. 10, 66: Per nome di inferno è qui inteso quello che nell'Evangelio è chiamato il seno d'Abramo, dove Cristo, qual vincitore, discese a liberare i Padri, che ivi stavan rinchiusi aspettando il tempo della comun redenzione.
Definiz: § IV. E pur figuratam., prendesi per Il demonio o I demonj; anche nel senso pagano. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 1: E invan l'inferno a lui s'oppose.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 73: Abbia sin qui sue dure e perigliose Avversità sofferto il campo amato, E contra lui con arme ed arti ascose Siasi l'inferno e siasi il mondo armato.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 3: Mirasi qui fra le meonie ancelle Favoleggiar con la conocchia Alcide: Se l'inferno espugnò, resse le stelle, Or torce il fuso.
Esempio: E Tass. Gerus.16, 37: E pur oprar non puote Ch'almen l'inferno al suo parlar risponda.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 124: L'inferno Mai non vantò maggior prodigio.
Definiz: § V. Inferno, dicesi figuratam. per Luogo pieno di vizj, di abominazione; ed altresì per Vita piena di travagli, di miserie, di tribolazioni. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 101: E ben m'acqueto, e me stesso consolo; Nè vorrei rivederla in questo inferno.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 274: O fucina d'inganni, o prigion dira, Ove 'l ben more e 'l mal si nutre e cria; Di vivi inferno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 82: E ritrovolla (la Discordia) in questo nuovo inferno (Ch'il crederia?) tra santi ufficj e messe.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 339: Io per me non conosco il maggiore inferno per un servidore, che stare con un padrone innamorato.
Esempio: Busin. Lett. 185: Quella città era proprio un inferno.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 465: Dicono i Greci: Donne, fuoco e mare, Tre male cose; e quell'altro lor disse Che 'l fummo, il fuoco e la donna ritrosa Cacciono l'uom di casa. Io non vuo' dare A quel meschin di Noferi altro inferno, Chè mi pare un da bene uomo.
Definiz: § VI. Inferno, dicesi Quel luogo sotterraneo del frantoio, che rimane a piè dello strettoio, o in prossimità di questo, dove si raccolgono le morchie e la parte meno pura dell'olio, la quale poi depurata che sia chiamasi Olio d'inferno. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Questo rimedio è noto ad ogni fattoiano, che stima il grossume del fondo dell'inferno più che l'olio che vi galleggia.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 346: Anche le acque dell'inferno, o deposito ove si radunano gli spurghi liquidi della frangitura dell'olive per raccogliere col riposo quella parte d'olio che fugge al tinello dello strettoio,... sono un eccellente concime quando sia preparato a dovere.
Definiz: § VII. D'inferno, usasi in forza d'aggiunto, e compone col suo termine una maniera iperbolica, come Buio d'inferno, per Buio fittissimo, Fuoco d'inferno, per Fuoco ardentissimo, Cose d'inferno, per Cose terribilissime, e simili. –
Esempio: Giust. Vers. 45: Da quella faccia Che lo minaccia Celarsi crede, Ma sempre vede Cose d'inferno Coll'occhio interno Della paura Che non si tura.
Definiz: § VIII. Tizzone d'inferno. –
V. Tizzone.
Definiz: § IX. Aver l'inferno in questo mondo e nell'altro, vale Essere sommamente travagliati in vita, sia da sventure sia da cattive passioni, e poi, per punizione di queste o del non aver sopportato pazientemente quelle, soffrire nell'altra vita le pene infernali. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 53: Sono inquieti di core e sempre pieni di odj, invidie e mormorazioni, ed hanno lo inferno in questo mondo e nell'altro.
Definiz: § X. Aver l'inferno nel cuore, vale Essere grandemente agitato, travagliato, dai rimorsi di colpe o delitti commessi. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 429: Voi avete una buona nuova da darmi, e me la fate tanto sospirare? Una buona nuova, io? Ho l'inferno nel cuore; e vi darò una buona nuova?
Definiz: § XI. Cacciare all'inferno, riferito a persona, o a cosa morale, vale Gravemente deprimere, Vituperare. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 75: In una pagina io levo il gesuitismo al cielo; nell'altra lo caccio poco meno che all'inferno.
Definiz: § XII. Dipingere altrui un inferno, vale Rappresentargli con molta esagerazione una cosa, un fatto, come gravissimo. –
Esempio: Cellin. Vit. 248: Costui, sanza un proposito al mondo, mi disse che io era uno asino. Alle qual parole io risposi, ch'e' non diceva la verità, e che io ero uno uomo in ogni conto da più di lui; ma che se lui mi stuzzicava, io gli darei ben calci più forte che uno asino. Costui riferì al cardinale e gli dipinse uno inferno.
Definiz: § XIII. Esserci l'inferno, o Parere, l'inferno, dicesi di casa, famiglia, e simili, piena di discordie e di litigj.
Definiz: § XIV. Patire le pene dell'inferno, Provare le pene dell'inferno, Soffrire, le pene dell'inferno, vale Patire, Provare, dolori atrocissimi. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Or m'entra sotto i piè qualche sassuolo Che fa provar le pene dell'inferno.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 323: Ho patite le pene dell'inferno; E par che tutto il mal sia nell'interno.
Definiz: § XV. L'inferno non è così brutto come si dipinge; proverbio che significa: L'affare non è così cattivo o disperato come ce lo figuriamo: più comunemente, Il diavolo non è così brutto come si dipinge. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 278: Finalmente s'è visto che l'inferno non è così brutto come e' si dipinge.
Definiz: § XVI. L'inferno è lastricato di buone intenzioni, o di buoni propositi; proverbio il quale significa, Che le buone intenzioni, o i buoni propositi, non bastano se non sono seguite dai fatti.